Per anni, la parte nord della Villa di Scampia, perla del quartiere napoletano, è stata del tutto abbandonata ed inutilizzata. Grazie a “Valorizziamo Scampia”, costola del progetto “(Wel)fare Comunità a Scampia” – con il Comune di Napoli e la Fondazione con il Sud in prima linea – quella stessa parte della villa, comprendente anche l’ingresso principale, è stata nuovamente aperta al pubblico e valorizzata quanto merita.
Dunque, per festeggiare un simile traguardo, inserito tra le tante iniziative di riqualifica dell’area, un festival musicale, ad ingresso rigorosamente gratuito e dall’irriducibile portata sociale, è stato per la cittadinanza un momento imperdibile di condivisione ed aggregazione.
Dal 20 al 21 maggio 2016, infatti, la musica nostrana, grazie alla direzione artistica di Octopus Records, ha trovato nella Villa di Scampia una cornice unica e suggestiva, immersa nel verde e con le Vele stagliate sullo sfondo. Le attività, tra le più svariate, hanno avuto inizio nel pomeriggio.
Per la prima data, il laboratorio di Lucignolo, incentrato sull’utilizzo del bastone come tecnica rudimentale per imparare a ballare con il fuoco, previsto per le 18,30.
La seconda giornata, invece, ha ospitato – a partire dalle ore 16,00 – ‘il tavolo dei Festival’, un incontro/dialogo mediato dalla giornalista Nadia Merlo Fiorillo, e a cui hanno preso parte le principali direzioni artistiche che operano in ambito musicale sul territorio campano, tra cui Ecosuoni, Disorder, Rockalvi, Meeting del Mare e Campania Eco Festival. E’ sulla musica live, di quella dall’incontenibile resa, che, tuttavia, lo Scampia Music Fest intende fare leva.
Ad aprire le danze venerdì 20, dunque, è stata la band napoletana Kafka Sulla Spiaggia, seguita da Adriano Bono con il suo spettacolo sempre in bilico tra musica ed arti circensi, dal titolo “The Reggae Circus”, ed ospite d’eccezione Sandro Joyeux, per poi chiudere la prima serata con il rock d’autore cinico e sopra le righe dei Nobraino, in tour per festeggiare i vent’anni di attività, prima dell’uscita in autunno del sesto atteso album.
L’opening del secondo appuntamento, quello di sabato 21, è stato affidato alla selezione musicale di Foffy/Demon e al gruppo dark-wave Hapax, ha calcato poi il palco, tra beat ossessivi e ballate malinconiche, il trio di musica noise ed elettronica Ash Code, mentre headliner della serata conclusiva è stata la band romana degli Spiritual Front, musicisti dallo stile unico, definito a cavallo tra pop decadente, mitteleuropeo ed un sound/visual vintage con continui richiami al cinema d’autore italiano.
Direzione artistica: Octopus Records
Report fotografico: Davide Visca
Report video: Music Coast To Coast