Baia90 nasce nel 2013 da un concetto semplice, anzi semplicissimo: voler essere i più cool della scuola. Armato di qualche testo, una chitarra e l’idea (più che falsa) che i ragazzi che suonano ai falò d’estate sono i primi a perdere la verginità, William (voce)  mette su, solo e soltanto per il concerto scolastico, un’improbabile formazione e un altrettanto improbabile repertorio. Non fu di certo un successo: William non divenne il più cool, e neanche gli altri ragazzi, che decisero di sparire per sempre. Un anno e mezzo più tardi, aiutato dalla complicità di Luca (basso), William decide di dare vita al progetto in maniera definitiva, inizia a dedicarsi alla scrittura di nuovi brani, sceglie i propri compagni d’avventura: Valeria (chitarra d’accompagnamento), Lorenzo -(chitarra solista),  Francesco “Zora” (batteria) ed in ultimo Enrico (sax)  si aggiungono in quest’ordine ed in momenti diversi al probabile delirio di un ragazzo convinto (un po’ dagli amici, un po’ da se stesso) di essere in grado di scrivere e di trasmettere, e anche di poter cantare. Gusti diversi in materia di musica/uomini/donne/gelato condizionano le sonorità del gruppo; la formazione di un’identità (forse bizzarra, ma genuina e vera) che possa esprimere e far coesistere al meglio contraddizioni e compromessi diventa l’obiettivo da perseguire e tuttora in atto. Nel Maggio del 2016 Baia90 pubblica il primo singolo “Vacanza” (nel cui video s’intuiscono le ragioni per cui i ragazzi decidono di dedicarsi alla musica e non al calcetto) e nell’ottobre dello stesso anno il secondo, “Cosa racconto agli altri”. Nel 2018 è in uscita il primo EP del gruppo, “Brevep”, pubblicato dalla napoletana Octopus Records, nella speranza di diventare prima o poi i più cool della scuola.

ASCOLTA BREVEP

PHOTO SHOT

RIDI E ZITTA – VIDEOCLIP UFFICIALE

RECENSIONI

“Sullo sfondo di quello che sembra un’immagine alla Trainspotting partenopeo (per capirci, guardate la copertina dell’EP), i Baia90 fanno esattamente questo: si raccontano, attraverso quelli che sono sentimenti comuni a generazioni di giovani persi nel decifrare i sentimenti, nell’ordinare quello che accade e nel comprendere dove va a finire tutto questo.”

Music Coast To Coast 

“Semplicità allo stato puro, quasi allo stato larvale in grado di ottenebrare l’inutilità per concentrarsi su di una musica contagiosa in grado di accarezzare, come vento d’estate, tutto ciò che di meglio possiamo ricordare di questi nostri anni.”

Indiepercui

“L’immagine che rigira per la testa è la seguente: penso a quanto possa essere bello scendere in spiaggia, pronto per un bel bagno rinfrescante, con Zitta e Ridi che suona dal vicino bar del lido, al posto della solita solfa reggaeton: utopia? Magari no, anzi, spero proprio di no.”

Scè 

“L’Ep è formato da cinque tracce che urlano il guazzabuglio verso cui vanno a sbattere i giovani alla ricerca dei loro sentimenti: la profondità dei testi è sapientemente accompagnata dall’uso della chitarra che spicca soprattutto nel pezzo Intro che apre l’Ep e del sax che si fa notare in Ridi e zitta.”

The Festival’s Backpack

“Non conosco la scuola di appartenenza del gruppo, però sono sicura di una cosa, per essere i più cool, i loro vecchi compagni dovrebbero toccare con mano il cd dei Baia. È già lì che ha inizio la magia, venature tipiche di un vinile, nero fumo, nero carbone, nero vinile. I solchi di una quercia anziana e la presenza artistica fresca e giovane sono un connubio da tenere sott’occhio.”

La Testata